Biasca - Leventina - Bürgenstock
E' stata inaugurata sabato 25 marzo 2017, presso la Casa Cavalier Pellanda di Biasca, un’esposizione suddivisa in due tematiche di architettura.
Provenienti dall’Archivio storico di Biasca e dopo accurato restauro, vengono esposti una serie di disegni per progetti di case in stile tradizionale e costruite nei primi due decenni del Novecento sul territorio di Biasca. Uno spazio è dedicato a fotografie della Casa Cavalier Pellanda, prima, durante e dopo gli interventi di restauro.
Contemporaneamente si trova una seconda esposizione, suddivisa in due parti e intitolata “Il sogno americano: costruzioni degli anni ’50 nelle Alpi”. Da un lato troviamo le costruzioni dei fratelli Aldo e Alberto Guscetti, i quali negli anni ’50 costruirono diverse case in valle Leventina, più precisamente ad Ambrì-Sotto e Ambrì-Sopra, Rodi-Fiesso, Carì, Faido, Airolo, Piotta, Dalpe. Queste costruzioni, assolutamente fuori dalla tradizione locale e per questo al tempo anche assai contestate, sono nate sotto il forte influsso di modelli americani, in primis quello che è considerato il maggiore architetto americano del XX secolo, Frank Lloyd Wright. Il secondo aspetto della mostra concerne il noto Bürgenstock, nel Canton Nidvaldo e situato sopra il Lago dei Quattro Cantoni, dove negli anni ‘50 veniva trasformato e ampliato, sotto la guida dell’albergatore Fritz Frey, di ritorno dagli USA e con idee e progetti innovativi per quanto riguarda l’architettura, un vasto complesso edilizio, per un luogo di ristoro unico e frequentato da gente proveniente da ogni parte del mondo, anche grandi personalità del mondo dello spettacolo, della politica ecc. La mostra si presenta assai articolata: si possono vedere ad esempio il plastico dell’intero complesso del Bürgenstock e alcune miniature delle case dei Guscetti, troviamo poi del mobilio design e oggetti di vario genere dell’epoca, fotografie, documenti, pubblicazioni e molto altro ancora. L’esposizione giunge a Biasca dal Museo Salzmagazin di Stans, Canton Nidvaldo, dove era allestita dal 11 settembre al 20 novembre 2016. Scambio culturale sull’asse Nord-Sud del Gottardo, questa mostra nasce anche in occasione dell’apertura di Alptransit.